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Vacanza Studio in Giappone

Guida definitiva 2023

Studiare in Giappone e imparare l’inglese a Nagano è un grande sogno per gli studenti amanti dell’Oriente e che vogliono affrontare un periodo di scuola all’estero o trascorrere delle piacevoli e istruttive vacanze studio estive fuori dall’Italia (magari sfruttando i contributi offerti dal Bando Estate INPSieme).

Vediamo insieme gli aspetti più interessanti degli Stati Uniti per conoscere meglio il Paese, le persone, la natura, le attrazioni, il cibo, le tradizioni… e godersi al massimo un soggiorno studio a Nagano o un periodo di studio all’estero come Exchange Student (grazie all’High School Program).

Indice dei Contenuti

Giappone: CURIOSITÀ imperdibili

Curiosità sul Giappone

Rarissimo che i treni non rispettino gli orari previsti, anche se di pochi secondi. Ritardi o partenze in anticipo non sono ammesse e la puntualità è davvero maniacale: molti passeggeri sincronizzano addirittura gli orologi con quelli delle stazioni per non perdere il treno. Anche un minuto dopo l’orario stabilito è considerato ritardo.

Una regola in Giappone è che ognuno si porta a casa i propri rifiuti e li smaltisca secondo la “Gomi guide”, ovvero una guida ricca di istruzioni dettagliatissime.

Con un tasso del 99,8%, il Paese ha un tasso di alfabetizzazione altissimo.

Per un giapponese conoscere il proprio gruppo sanguigno è importante, ma non solamente a livello medico: non è infrequente, infatti, sentirselo chiedere da persone appena conosciute poiché in Giappone equivale a informarsi sul segno zodiacale. Ogni gruppo sanguigno, infatti, corrisponderebbe a una personalità particolare.

I giapponesi si salutano con un inchino, ma non tutti sono uguali. C’è l’eshaku, un inchino di 15 gradi usato per i saluti informali e per congratularsi; il keirei, di 30 gradi, riservato a chi si occupa un gradino più alto della scala sociale (come il proprio capo); e il saikeirei, un inchino a 45 gradi, usato di fronte a personalità come l’imperatore.

È scosso da 1500 terremoti all’anno

Le adolescenti giapponesi seguono la moda Kawaii, secondo la quale camminare con i piedi rivolti all’interno è segno di tenerezza e fragilità.

La pratica, fortunatamente poco diffusa, dello tsujigiri consisteva nel provare la katana (spada) appena ricevuta su passanti inermi, incrociati durante la notte. Era infatti considerato un disonore non riuscire a finire un nemico con un’unica mossa di spada, e questa cruenta pratica era considerata una forma di esercitazione.

Il tasso delle nascite è così basso che i pannoloni per adulti sono più venduti dei pannolini per bambini.

Non è raro che i poliziotti in Giappone accompagnino un turista al proprio hotel o alla metropolitana, o ancora preoccuparsi di pagare un taxi a qualcuno che ha bevuto troppo per guidare.

Nonostante sia la terza potenza economica al mondo ed un paese altamente tecnologico, l’uso della carta di credito non è così vasto. In moltissimi negozi, ristoranti e locali potrete pagare solo in contanti.

Contrariamente a quanto facciamo noi in Italia, quando ci viene presentato qualcuno in Gappone non si porge mai la mano, ancor meno se si tratta di una donna. Il contatto personale non è ben visto.

In totale sono circa 200 i vulcani del Giappone, di cui una cinquantina e oltre ancora attivi, come il famoso monte Fuji, il vulcano più alto, o il Sakurajima da sempre in costante attività.

La geisha è una delle figure più enigmatiche e affascinanti del Giappone tradizionale. In giapponese geisha significa “artista intrattenitore”. Le prime geishe in passato erano uomini, artisti che studiavano e diffondevano le tradizioni giapponesi. Intorno poi al 1750 subentrarono le donne che sostituirono definitivamente l’altro sesso.

COSA SI MANGIA in GIAPPONE

Cosa si mangia in Giappone

Dimentica l’all you can eat a cui siamo abituati quando pensiamo alla cucina giapponese: questa cultura secolare ha speso tanto anche nell’arte culinaria, è considerata, tra l’altro, una delle alimentazioni più sane al mondo, per la presenza di pesce fresco, verdure e il leggerissimo riso.

Vediamo allora insieme 10 piatti tradizionali della cucina giapponese che ti faranno leccare i baffi.

10 PIATTI TIPICI giapponesi

piatti tipici giapponesi

1) Sushi e sashimi: ormai emblema del Giappone, non solo della cucina tipica, sono più conosciuti della bandiera. I primi sono polpette schiacciate di riso, servite con pesce crudo – ma anche cotto. Ovviamente ne esistono tantissime varianti, con diversi ingredienti e composizioni. L’ideale per gustarlo? Intingete il rotolino di sushi nella salsa di soia, i più audaci potranno condirlo anche con un pochino di wasabi o zenzero caramellato. Il sashimi è il piatto a base di pesce crudo più semplice tra le specialità giapponesi: sono “carpacci” di pesce spessi non più di mezzo centimetro. Ingredienti principali? Salmone, tonno e sgombro, ma anche orata, spigola e tanti altri.

2) Zuppa di Miso: tra le ricette tradizionali giapponesi, la zuppa di Miso occupa un posto privilegiato. Un po’ come la nostra parmigiana, ogni famiglia custodisce la propria ricetta, con quei tocchi che la rende diversa da tutte le altre. Il miso è pasta di soia fermentata, ci si aggiunge brodo, tofu, verdure varie come porro, alghe, carote, funghi, ma anche proteine come pesce, frutti di mare e tanto altro, per fare una zuppa sorprendente e saporita.

3) Ramen: sono probabilmente anime e manga che hanno dato notorietà a questo piatto della cucina giapponese. Anche questo è una sorta di zuppa di cui ne esistono tantissime varianti, tutte accomunate dalla presenza di una pasta tipo spaghetti, prodotti con farina di frumento. Il brodo in cui sono immersi può essere sia a base di carne che di pesce, ma anche con uova o vegetariano: i cuochi giapponesi possono liberare la loro fantasia, ma il risultato è spesso eccezionale.

4) Okonomiyaki: prodotto un po’ di nicchia tra le pietanze giapponesi ma merita di sicuro un assaggio. È una sorta di frittata alla griglia alla quale si può aggiungere letteralmente ciò che si preferisce, la traduzione è infatti “ciò che vuoi alla griglia”.

5) Onigiri: pochi sanno che questo piatto tipico della cucina giapponese è tra i più antichi, probabilmente risale all’XI secolo ed era il pasto tipico dei samurai durante la guerra. Il motivo? Forse perché era comodo da mangiare anche senza bacchette e un tavolo su cui poggiarsi: sono una specie di polpette triangolari farcite con ingredienti vari, carne pesce o uova.

6) Tempura: molto simili ma con ricette diverse, possono essere cotte in tempura sia pesce, che verdure che carne. Ciò che caratterizza la pietanza giapponese è la sua – apparente – leggerezza.

7) Shabu shabu: rimaniamo nel settore delle zuppe della cucina giapponese. Viene servita come un brodo dal quale vanno “pescati” fette di carne, verdure, funghi, tofu, che fanno mangiati dopo pochi secondi ben caldi. Dopo si può bere il brodo.

8) Udon: ancora spaghetti giapponesi: questa volta realizzati con farine integrali, si possono cucinare con diversi brodi o contorni.

9) Riso al curry: questa è una ricetta giapponese tra le più amate e conosciute. Il riso bianco viene accompagnato da una saporita e colorata salsa al curry. In qualche caso possiamo trovarci anche verdure o carne, come per esempio un petto di pollo panato tagliato a striscioline.

10) Fugu: per l’ultima ricetta tradizionale giapponese andiamo al confine tra realtà e leggenda: il Fugu è il famoso pesce palla. Tossico? Sì in molti casi per la presenza letale – esatto, se non è ben preparato si può morire – di tetrodotossina, viene però preparato in un modo appropriato che rende inoffensivo e il veleno. L’estrema difficoltà della preparazione lo ha reso uno dei piatti più celebri in Giappone, la città di Osaka gli ha dedicato persino un museo.

5 DIFFERENZE tra Giappone e Italia

Differenze tra Giappone e Italia

1) Soldi, carte di credito e biglietti da visita si danno sempre con due mani Se ricevete un biglietto da visita durante una riunione di lavoro dovete prenderla, guardarla attentamente per qualche secondo e memorizzare nome e carica di chi e l’ha consegnata.

2) Non si da del tu! In Giappone non si da mai del “tu” a chi è più grande di noi o ha più esperienza in campo lavorativo.

3) Non si lasciano mance! Lasciare la mancia in Giappone è insolito e viene visto come “strano”. Il cameriere sarebbe capace di seguirvi in strada per restituirvela.

4) Il Natale è una festa romantica. Questa curiosità sul Giappone può davvero sorprendere, ma si spiega facilmente. I cristiani rappresentano solo il 2% della popolazione giapponese, quindi il Natale in Giappone è sentito più come una novità che come una festa religiosa. Le luci colorate ed elaborate, così come gli alberi di Natale, sono comuni, ma la maggior parte delle persone celebra la Vigilia anziché il giorno di Natale. Inoltre, la vigilia di Natale è considerata una serata romantica, simile al giorno di San Valentino. Le coppie escono per cene eleganti e si scambiano regali.

5) È educato togliersi le scarpe quando si entra in casa di qualcuno in Giappone. Ma può essere difficile capire se vadano tolte in molti altri edifici, come templi, santuari e ristoranti. Fortunatamente, ci sono alcuni indizi da cercare. Ad esempio, se le pantofole sono posizionate attorno all’ingresso è una chiara indicazione che gli ospiti dovrebbero togliere le scarpe e indossarle. Inoltre, se il pavimento dell’ingresso è sollevato, significa che gli ospiti devono togliersi le scarpe sulla porta prima di entrare all’interno e camminare sulla superficie rialzata.

6) Mangiare o bere mentre si cammina è maleducazione. È piuttosto comune vedere qualcuno che mangia un pacchetto di patatine o sorseggiare un caffè mentre cammina per strada nei paesi occidentali, ma non è così in Giappone. Anche se non è più considerato maleducato come un tempo, mangiare o bere mentre si cammina è ancora considerato un comportamento delle “classi più basse”. La maggior parte dei giapponesi, quando compra cibo o bevande da un distributore automatico per strada, ad esempio, consuma tutto mentre si trova accanto alla macchina, per evitare di consumarlo camminando. Quando i gruppi bevono insieme e condividono una bottiglia, come il sakè, a tavola, è educato che le persone si riempiano i bicchieri gli uni degli altri invece di versarsi da bere da soli.

7) Mangiare rumorosamente è un segno di apprezzamento. In un paese con regole di galateo così rigide, è una sorpresa per molti occidentali che mangiare rumorosamente le zuppe sia perfettamente accettabile in Giappone. In effetti, bere rumorosamente il brodo non è solo accettabile, ma addirittura incoraggiato.È considerato un segno che il cibo è delizioso, ed è un complimento per il cuoco. Rende più facile mangiare gli spaghetti velocemente mentre sono ancora caldi, il che è il modo migliore per apprezzarne il sapore.

Cosa è VIETATO in Giappone

Cos'è vietato in Giappone

– Bere alcolici e fumare è vietato ai minori di 20 anni. In alcuni luoghi pubblici come il parco Shinjuku Gyoen non si possono introdurre alcolici e borse e bagagli possono venire perquisiti. Nel caso ti venga voglia di fumare quando sei per strada in Giappone ricorda che è severamente vietato fumare per strada e chi infrange la legge può essere punito con una multa molto salata.

L’utilizzo di velivoli senza pilota come droni o aerei radiocomandati è vietato nella maggior parte delle aree di Tokyo. 

Sia il traffico che il possesso di stupefacenti in Giappone comportano gravi sanzioni. Negli ultimi anni le leggi e le attitudini sociali riguardanti l’uso della cannabis/marijuana si sono notevolmente ammorbidite in vari paesi, ma il Giappone non è uno di questi.

10 POSTI IMPERDIBILI in Giappone

POSTI IMPERDIBILI in Giappone

1) Tokyo è la capitale e gli spunti di visita sono molteplici, per scoprire il passato – museo nazionale, tempio Sensoji – e il futuro – Palazzo imperiale – della nazione. Ma dovendo scegliere, vi consigliamo il quartiere di Ginza, un’area commerciale di lusso, con grandi magazzini, boutique, ristoranti e caffè. È la Manhattan del Giappone, per rendere l’idea: se volete vedere le ultime tendenze della moda, le trovate qui. Altrettanto moderno, rutilante di luci e insegne colorate anche se non altrettanto maestoso è il quartiere di Dotonbori a Osaka, che in più ha dalla sua una specialità culinaria: il granchio, servito praticamente ovunque.

2) I numerosi Matsuri, ovvero le feste giapponesi (in genere shintoiste) si possono trovare in tutte le città del Giappone e sono molto frequenti in quanto segnano i vari cambiamenti del clima, oppure omaggiano una ricorrenza storica, culturale o possono indicare un rito di passaggio (come la maggiore età) oppure ancora possono rappresentare una credenza popolare o shintoista. Si tratta sempre di feste colorate e allegre che invadono la città e coinvolgono moltissime persone. Spesso durante i giorni di matsuri troverete in città delle bancarelle di cibi e dolci tipici che invadono con il loro delizioso profumo le strade in festa. Essere in Giappone durante un matsuri può davvero arricchire il vostro viaggio e renderlo indimenticabile, mentre vi immergerete nella cultura giapponese a 360°.

3) I Ryokan sono gli alberghi tradizionali giapponesi, dove le stanze con il pavimento in tatami hanno al centro un tavolino dove mangiare seduti su un cuscino e dove nell’armadio è riposto il futon, il letto giapponese che la notte viene sistemato sul tatami (dalla cameriera).

4) Il Monte Fuji non è un monte qualunque, è la vetta più alta del Giappone (3776 m) che i giapponesi considerano sacra. La salita è divisa in 10 stazioni o fermate e fino alla quinta stazione è possibile arrivare in bus, poi chi vuole può proseguire a piedi fino alla vetta. Le stagioni per la scalata sono luglio e agosto, mentre negli altri periodi è sconsigliato a causa delle possibili nevicate e per il fatto che i rifiugi sono chiusi. Un detto giapponese recita: “Chi scala il Monte Fuji una volta nella vita è un saggio, chi lo scala due volte è un folle”.

5) Entrare in un Maid cafè è sicuramente un’esperienza tutta giapponese da provare. Questi locali si trovano soprattutto ad Akihabara e le cameriere, indossato un abito in stile vittoriano, sono lì per servire il cliente in tutto e per tutto impersonando quindi il ruolo della devota “maid” che non mancherà di sorprendervi con qualche tocco di “magia”, complice anche l’atmosfera dell’ambiente interno, che sembra quasi fatato.

6) Il Sumo è sport nazionale del Giappone e assistere di persona a un incontro di questa particolare lotta corpo a corpo, risalente al VI secolo, sarà un’avventura da raccontare. I cosiddetti hon-basho, ossia i Tornei di Sumo, si tengono solo nei mesi dispari, sei volte l’anno e durano 15 giorni.

7) Onsen significa “sorgente termale” e il Giappone ne conta oltre 3000 in tutto il Paese. Dopo una giornata di lavoro, l’ideale per i giapponesi è immergersi in una vasca bollente per rilassarsi, meglio se si tratta di una sorgente termale, che ha effetti ancora più benefici su corpo e mente. Le vasche sono divise in uomini e donne, quindi le coppie devono separarsi per il bagno.

8) A Kyoto è possibile assistere a degli spettacoli di geishe, una delle tante immagini che ci fanno pensare al Giappone, in quanto rappresenta l’incarnazione della bellezza e dell’arte giapponese, con i preziosi kimono, i gesti eleganti e precisi, la musicalità delle cerimonie e le danze tradizionali.

9) La cerimonia del tè è un rituale antichissimo che rappresenta una delle più alte espressioni estetiche zen. Questa cerimonia è basata su quattro princìpi, definiti dal monaco buddista zen che codificò il chanoyu, Sen no Rikiū, ossia: armonia (wa), rispetto (kei), purezza (sei), tranquillità (jaku).
Lo scopo di questa cerimonia, dunque, è creare un luogo dove ognuno si senta a proprio agio, sereno e lontano dalle preoccupazioni; un posto ospitale e meditativo dove ogni movimento ha uno scopo preciso e ogni utensile usato deve essere funzionale, ogni cosa viene scelta con estrema cura nei dettagli. Il tè usato in questa cerimonia è il matcha, un tipo di tè verde molto pregiato.

10) Se avete nostalgia dei vostri animali lasciati a casa oppure semplicemente se adorate i gatti e vi viene una voglia improvvisa di coccolarne qualcuno, potete andare in un Neko Cafè, dove una colonia felina vi attende. I gatti qui sono puliti e vaccinati e vi faranno compagnia mentre bevete un caffè o mangiate una fetta di torta.

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Migliaia di studenti universitari o delle scuole superiori (soprattutto quelli che partecipano al Bando ITACA di INPS) scelgono ogni anno di dormire presso un college (per via delle tante strutture e attività extra disponibili) oppure farsi ospitare da una famiglia locale, nella massima sicurezza e comodità.

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